Storia

La Strada

Una storia che dura da cinquant’anni

Il primo gruppo nasce ad Asti nella primavera del 1971. Allora si chiamava Collettivo Gramsci e poi Teatro del Magopovero. Gli anni Settanta sono segnati dal percorso collettivo, dall’animazione, dagli interventi nelle strade, nei cortili e nelle fabbriche.

Gli Alfieri hanno poi dato vita a una personale ricerca di scrittura scenica fondata principalmente su una drammaturgia interna con aperture ad autori contemporanei.

Arrivano spettacoli come Pietre e Zarathustra con Antonio Catalano, mentre il 1980 vede la nascita di Moby Dick, uno dei lavori più importanti nella storia della compagnia, con musiche originali di Paolo Conte.

L’anno seguente è la volta di On the road da Kerouac, poi Galileo (82) e Scaramouche (83), che segnano l’ingresso di Lorenza Zambon in compagnia e l’inizio della collaborazione con lo scenografo Eugenio Guglielminetti. La letteratura filtra la realtà di quegli anni.
Del 1983 è anche un altro lavoro storico per la compagnia: Conferenza buffa incontro sul comico, o comico incontro di Antonio Catalano, che è ancora oggi in repertorio.
Vengono poi La barca di Gérard Gélas (‘86) con Lorenza Zambon e Alessandro Haber, Il valzer del caso di Victor Haim (‘87), Van Gogh (‘88) spettacolo fortunatissimo che vanta diversi anni di tournee e segna un punto di svolta nella poetica della compagnia; in scena Catalano, Zambon, Giuliano Amatucci e Giancarlo Previati.

Si prosegue con Il vecchio e il mare dall’omonimo romanzo di Hemingway (90), del 1992 sono Alberi di Catalano e Giorni felici di Beckett.

Il 1994 è l’anno di La fortezza vuota, di Nattino con regia di L. Zambon,  e soprattutto di un altro notissimo e molto amato caposaldo del lavoro degli Alfieri: Maudie e Jane drammaturgia di Luciano Nattino dal romanzo Il diario di Jane Sommers di Doris Lessing. In scena, con Lorenza Zambon, Judith Malina, la storica fondatrice del Living Theatre, uno dei punti di riferimento ideale degli Alfieri. Interpretando questo ruolo Judith Malina vince il Premio Ubu come migliore attrice, mentre lo spettacolo viene insignito del Premio Giuseppe Fava per il miglior spettacolo di impegno civile per il 1995.

Proprio Maudie and Jane segna l’inizio di un percorso diverso, coincidente con l’ingresso nella nuova Casa che rivoluziona il modo di lavorare degli Alfieri e vede l’apertura a nuovi artisti, a nuovi ospiti: Marco Baliani e Maria Maglietta, Roberto Corona, Gigi Gherzi…

Arrivano, tra gli altri, Perfettissime sorelle (96) e Chisciotte (97), una rielaborazione in chiave utopica del capolavoro di Cervantes.Chisciotte nasce a New York, drammaturgia di Luciano Nattino e regia di Judith Malina, in scena gli attori del Living Theatre accanto ad Antonio Catalano, Lorenza Zambon e Giuliano Amatucci.

L’arrivo del nuovo millennio ed il genio del luogo che abita la collina della casa degli alfieri segnano una nuova svolta,ispirando e pervadendole nuove pratiche di teatro-fuori-dai-teatri che fioriscono nella compagnia e che dalla Casa degli alfieri si diramano in giro per il mondo:

  • Gli Universi Sensibili di Antonio Catalano
  • Teatro e natura di Lorenza Zambon
  • Archivio della Teatralità Popolare di Luciano Nattino
  • La scena dell’istante infinito di Maurizio Agostinetto